La Reputazione

La Reputazione è una faccenda complicata

Cosa ci sta insegnando questo periodo di Covid? Che il mondo è fragile e nulla è immutabile, ma soprattutto ci ha fatto capire che le relazioni tra le persone e le imprese sono un patrimonio che deve essere valorizzato, basandolo su una cosa non facilmente misurabile ma importantissima: la reputazione.

Come lo abbiamo capito? Restando nella categoria delle aziende che operano nell’ambito del fuori casa in Italia, abbiamo visto sigle, movimenti e perfino proteste sbagliate che non hanno prodotto alcun effetto.

Quello che si pensava fosse un settore al centro dell’attenzione delle persone –ristorante, cibo, divertimento- nel volgere di un istante ha evidenziato tutta la sua debolezza. Il nostro settore quasi quasi non è stato considerato nemmeno dalle istituzioni!

Purtroppo questo evidenzia la mancanza di una conoscenza vera e approfondita di una cultura del fuori casa e del cibo, supportata dal fatto che noi italiani non valorizziamo abbastanza la nostra reputazione per la nostra incapacità a lavorare uniti.

L’Italia conta un vasto patrimonio, la ristorazione italiana è un traino straordinario per il turismo (prima industria nel paese!).

Dobbiamo avere una coscienza collettiva di questo patrimonio, un cambio di pensiero avvantaggiato dalle risorse primarie che abbiamo ma che sembrano inutili se non uniamo tutte le componenti della nostra filiera.

In Europa si avranno cambiamenti epocali: il green deal europeo prevede un piano d’azione atto a promuovere l’economia circolante e ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento. Il Covid ci ha dato gli strumenti per farlo perché è dagli errori che si possono trovare gli spunti per nuovi progetti e soluzioni. Ora tocca a ciascuno di noi governare il cambiamento e non inseguirlo e mettere la reputazione come priorità nella nostra vita e nelle nostre aziende.

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